La 85^ Festa dell’Uva si è svolta brillantemente, anche grazie al clima mite che ha consentito ai tantissimi, affluiti da ogni parte, una piacevole permanenza a Riccia. Migliaia i visitatori che, anche questa volta, hanno affollato le strade della cittadina, per ammirare i bellissimi 18 carri, dai temi più svariati, realizzati dai vari gruppi con certosina cura e immensa passione, con l’intento di dare seguito ad un’antica tradizione che porta il nome di Riccia oltre i confini nazionali.Momento centrale della cerimonia la straordinaria sfilata dei carri, sempre più sofisticati negli addobbi viticoli, nelle composizioni figurative e più grandi nelle dimensioni. La massiccia presenza ha confermato che alla gente piace ammirare scene di vita contadina e di lavoro in ambienti agricoli. Applausi agli uomini e alle donne in abiti contadini sui “carri dell’uva” che ricostruiscono abilmente ambienti agricoli e domestici . Applausi anche ai gruppi che si sono esibiti dal vivo con l’accompagnamento di strumenti musicali tradizionali, come l’organetto, la fisarmonica, mandolini il friscaletto, la ciaramella o i flauti , i tamburelli, i bufù e la chitarra. Un evento significativo per richiamare il passato mettendo in mostra strumenti della civiltà rurale non più in uso, suonando e cantando motivi del mondo contadino e cucinando piatti tipici e genuini. Grazie